1 – Che ruolo ricopri all’interno di Pulire e Riciclare?
Sono un Tecnico, o un “Chief Operations Officer” come va di moda dire adesso. Tradotto nella quotidianità, il mio compito è quello di organizzare il lavoro nei cantieri: recepire le consegne dal titolare e dal cliente e farle diventare operative dando istruzioni ai lavoratori, per finire poi tenendo i conti dei lavori svolti.
Bisogna insomma fare sì che il cliente, il titolare ed i lavoratori siano il più possibile soddisfatti. Conciliare questi tre aspetti non è semplice, ci vuole una costante applicazione, ma dà anche molta soddisfazione quando tutto fila liscio.
Sono orgogliosa dei successi che riesco a far conseguire all’azienda, e sono riconoscente nei confronti del Sig. Corsini per avermene data l’occasione.
2 – Quali miti sfatare nel settore delle Imprese di Pulizie?
In effetti, prima di lavorare in Pulire e Riciclare per me le pulizie erano una parola informe, un unico tema senza sfumature, un mare magnum di operatori che pulivano laddove c’era sporco.
In realtà, come per tanti lavori, ci sono molte conoscenze tecniche che vanno sviscerate e che io cerco quotidianamente di approfondire, a partire dai diversi tipi di materiali da pulire, ai diversi tipi di sporcizia, ai differenti prodotti e strumenti che si possono utilizzare per eseguire una pulizia; allo stesso modo, per
organizzare la pulizia di un sito, è necessario effettuare una stima il più precisa possibile delle tempistiche che andranno impiegate, considerare gli ambienti in cui si va ad operare…e queste sono solo le prime variabili da considerare!
Il nostro obiettivo è raggiungere il miglior risultato con il minor impatto sul cliente, anche dal punto di vista dell’invasività del nostro operato: quindi mi sono dovuta decisamente ricredere, da quando lavoro in Pulire e Riciclare. Prima, pensavo che chi aveva bisogno di una pulizia semplicemente chiamasse una qualunque impresa, che arrivava sul luogo con scope, aspiratori, idropulitrici e strumenti vari, lavorava fino ad ottenere un buon risultato e poi se ne andava; adesso so che, nel momento in cui gli addetti dell’impresa di pulizie arrivano, una buona parte di lavoro è già stata effettuata nelle valutazioni del personale, dei prodotti specifici adatti a quell’occasione, delle tempistiche.
Inoltre, soprattutto in un momento storico come questo, ho potuto apprezzare ciò che ho imparato sulle differenze tra pulizia e sanificazione: anche qui ci sono specificità che possono fare una grande differenza.
3- Quali consigli daresti ad un’azienda in procinto di chiedere un preventivo ad un’impresa di pulizie?
Sicuramente il primo passo è provare a conoscere l’impresa di pulizie stessa parlandoci dal vivo, aspetto che considero uno dei valori aggiunti di Pulire e Riciclare: non tutte le aziende vedono il titolare in prima linea per ascoltare le necessità degli utenti!
Per noi l’elemento umano è imprescindibile.
Un altro principio secondo me primario è la competenza, il livello di approfondimento e la cura riservato alle esigenze dei clienti, così come la conoscenza e la costante ricerca dei prodotti e degli strumenti più giusti da utilizzare.
È da qui che nasce la fiducia necessaria per l’affidamento dell’incarico.
Ultima, ma non per importanza, è la capacità di reagire agli imprevisti ed ai cambiamenti sui cantieri in modo fluido, riuscendo comunque a soddisfare le necessità che ci erano state presentate e raggiungendo comunque gli obiettivi previsti, senza mai venire meno alla qualità che da sempre ci contraddistingue.